Aforismi – Richard Dawkins “L’illusione di Dio, le ragioni per non credere”

(Alcuni aforismi di Dawkins e citati da lui presi dal suo libro.)

 

Non bisogna stancarsi di ribadirlo, quindi lo ripeterò ancora una volta: non ci sono bambini musulmani, ci sono soltanto figli di genitori musulmani.
Al di sotto di una certa età, si è troppo piccoli per sapere se si è musulmani o no. 
Non esiste nessun bambino musulmano. Non esiste nessun bambino cristiano.

Il mio appello riguarda l’orgoglio ateo. Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, 
perchè «ateismo» significa quasi sempre sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court.

Un ateo nel senso del naturalismo filosofico reputa non vi sia niente al di là del mondo fisico e naturale: non c’è un’intelligenza creativa soprannaturale nascosta al di là dell’universo osservabile, non c’è un’anima che sopravvive al corpo, non ci sono miracoli, ma solo fenomeni naturali che non sono ancora stati compresi. Se qualcosa sembra trovarsi al di là del mondo naturale quale ci appare allo stato attuale delle nostre conoscenze, l’ateo spera alla fine di comprenderlo in base ai parametri naturali. E quando ci riesce trova che ogni fenomeno, come l’arcobaleno, quando lo si scompone, non perde nulla della sua bellezza.

Il Dio dell’Antico Testamento è forse il personaggio più sgradevole di tutta la letteratura: geloso e fiero di esserlo, è un castigamatti, meschino, iniquo e spietato; sanguinario istigatore della pulizia etnica; un bullo misogino, omofobo, razzista, infanticida, genocida, figlicida, pestilenziale, megalomane, sadomasochista e maligno secondo il suo capriccio. Quelli di noi che si sono familiarizzati con i suoi metodi fin dall’infanzia hanno finito per non accorgersi più di quanto siano orrendi. Il naїf, col suo sguardo innocente, ha una percezione più chiara. Il figlio di Winston Churchill, Randolph, era riuscito, chissà come, a tenersi alla larga dalle Scritture fino al giorno in cui Evelyn Waugh e un ufficiale suo camerata, nel vano tentativo di farlo tacere mentre erano tutti e tre di sentinella durante la guerra, scommisero che non sarebbe riuscito a leggere la Bibbia in quindici giorni. «Purtroppo» scrive Waugh «non abbiamo ottenuto i risultati sperati. Non avendola mai letta prima, è disgustosamente entusiasta; continua a leggere versetti ad alta voce ripetendo: “Scommetto che non sapevate che c’era questo nella Bibbia…” o a battersi la mano sul fianco e chiocciare: “Dio, che merda è ‘sto Dio!”.»

Non si capisce perchè il passaggio dal politeismo al monoteismo sia ritenuto automaticamente un progresso, ma tale è l’opinione prevalente; un assunto che ha indotto Ibn Warraq (autore di “Perchè non sono musulmano”) a ipotizzare con arguzia che il successivo progresso sia dato dalla sottrazione di un ulteriore dio al monoteismo e dunque dall’ateismo.

Quando mi è stato chiesto se ero ateo, mi sono divertito a sottolineare che chi mi rivolgeva la domanda era a sua volta ateo nei confronti di Zeus, Apollo, Amon-Ra, Mitra, Baal, Thor, Odino, il vitello d’oro e il Mostro Volante degli Spaghetti. In fondo, sono ateo solo nei confronti di un dio in più.

L’assolutismo è quasi sempre legato a forti convinzioni religiose e rappresenta uno dei motivi principali 
per cui è lecito ritenere la religione una forza che favorisce il male nel mondo.

Un giorno, mentre attraversava in auto la Svizzera, Alfred Hitchcock, il grande cineasta maestro nell’arte della paura, indicò fuori del finestrino e disse:
“Questa è la scena più spaventosa che abbia mai visto.” 
Si riferiva a un prete che, parlando con un bambino, gli teneva una mano sulla spalla. Hitchcock sporse fuori la testa e gridò: 
“Corri, bambino! Corri, se vuoi salvarti la vita!”.

Quando chiesero a Bertrand Russell che cosa avrebbe detto se, dopo la morte, si fosse trovato di fronte a Dio 
e Dio gli avesse domandato perchè non aveva creduto in lui, la risposta (direi quasi immortale) fu: 
«Prove insufficienti, Dio, prove insufficienti».

«Se io sostenessi che esiste tra la Terra e Marte una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe confutare la mia asserzione, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, siccome la mia asserzione non può essere confutata, dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità, ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e lo scettico sarebbe mandato dallo psichiatra in un’epoca illuminata o dall’inquisitore in un’epoca più oscura.» 
Bertrand Russell, Is there a God?, il “paradosso della teiera”

«La stragrande maggioranza degli intellettuali non crede nella religione cristiana, ma in pubblico lo nasconde perchè teme di perdere la sua fonte di reddito.»
Bertrand Russell

«So che alla mia morte dovrò imputridire e che nulla del mio ego sopravvivrà. Non sono giovane e amo la vita, ma disdegno di abbattermi al pensiero dell’annientamento. La felicità non è meno vera se deve finire. Il pensiero e l’amore non perdono il loro valore se non sono eterni. Parecchi uomini hanno affrontato il patibolo con fierezza; la stessa fierezza ci dovrebbe insegnare a riflettere senza tremare al destino dell’uomo nell’universo. Anche se le finestre spalancate della scienza in un primo momento ci fanno rabbrividire, abituati come siamo al confortevole tepore casalingo dei miti tradizionali, alla fine l’aria fresca ci rinvigorirà.» 
Bertrand Russell, Perchè non sono cristiano

«Non temo la morte. Prima di nascere ero morto da miliardi e miliardi di anni e la cosa non mi turbava affatto.» 
Mark Twain

«Il mondo si stupirebbe di sapere quanti dei suoi ornamenti più belli, ovvero degli individui che sono più stimati 
anche a livello popolare per saggezza e virtù, siano del tutto scettici in materia di religione.» 
John Stuart Mill

«L’illusione di cui è vittima una persona è chiamata malattia mentale; l’illusione di cui sono vittime molte persone è chiamata religione.» 
Robert M. Pirsing

“Come mai nessuna delle principali religioni ha mai esaminato la scienza e concluso: «È meglio di quanto pensavo. L’universo è molto più vasto di quanto hanno detto i nostri profeti e molto più sottile, maestoso ed elegante»? Perchè, al contrario, tutte dicono: «No, no, no, il mio è un piccolo dio e voglio che tale resti»? 
Una religione, vecchia o nuova, che esaltasse lo splendore dell’universo quale c’è stato rivelato dalla scienza moderna susciterebbe un senso di reverenza ben superiore a quello indotto finora dalle religioni tradizionali.” 
Carl Sagan, Pale Blue Dot

«Se per “Dio” si intende la serie di leggi fisiche che governano l’universo, senza dubbio Dio esiste. 
Ma è un Dio che non appaga dal punto di vista emotivo… 
Non ha molto senso pregare la legge di gravitazione universale.»
Carl Sagan

“La religione … si basa su dottrine che vengono definite sacre o sante. Indipendentemente dal fatto che la approviamo o no, l’aura di sacralità ci appare così scontata che ci siamo dimenticati di come l’assunto da cui deriva dica, in sostanza: «Questa è un’idea che non si può minimamente criticare; non è permesso e basta. Perchè non è permesso? Perchè no!». Se qualcuno vota per un partito le cui idee non approviamo, siamo liberi di discuterne quanto ci pare; tutti quanti dibatteranno l’argomento senza che nessuno si offenda. Se qualcuno pensa che le tasse debbano aumentare o diminuire, ne parliamo liberamente, mentre se qualcuno afferma: «La mia religione mi vieta di girare un interrutore il sabato» diciamo: «Benissimo, io lo rispetto». … Perchè è perfettamente lecito sostenere il partito laburista o il partito conservatore, i repubblicani o i democratici, una scuola di economia piuttosto che un’altra, Macintosh piuttosto che Windows, ma non è lecito avere un’opinione sull’origine dell’universo e sul suo eventuale creatore, in quanto l’argomento è considerato «sacro»? … Ci siamo abituati a non mettere mai in discussione le dottrine religiose. Infatti, è molto interessante vedere quanto furore suscita Richard Dawkins quando le mette in discussione! Tutti diventano isterici, perchè non è permesso dire certe cose. Eppure, se si riflette razionalmente, si capisce che non c’è motivo di non sottoporre le idee religiose alla stessa disamina cui sono sottoposte tutte le altre: l’unico motivo è che abbiamo in qualche modo convenuto di non farlo.” 
Douglas Noel Adams, Il salmone del dubbio

«Il grande male innominabile alla radice della nostra civiltà è il monoteismo. Da un testo barbarico dell’età del bronzo chiamato Antico Testamento si sono evolute tre religioni antiumane: ebraismo, cristianesimo e islamismo. Sono religioni di dèi celesti, e sono fortemente patriarcali: Dio è il Padre Onnipotente. 
Da qui il disprezzo bimillenario per le donne nei paesi che sono afflitti dal dio celeste e dai suoi rappresentanti maschi sulla Terra». 
Gore Vidal

«Il ridicolo è l’unica arma che si può usare contro le proposizioni inintelligibili. 
Le idee devono essere chiare perchè la ragione possa procedere ad analizzarle; e nessun uomo ha mai avuto un’idea chiara della Trinità. 
È il mero abracadabra dei ciarlatani che si autodefiniscono sacerdoti di Gesù». 
Thomas Jefferson, presidente USA

“Verrà il giorno in cui la mistica nascita di Gesù, ad opera dell’Essere Supremo come Padre, nel grembo di una vergine, 
sarà considerata come la favola della generazione di Minerva dalla testa di Giove.” 
Thomas Jefferson, presidente USA

«Parlare di esistenze immateriali significa parlare del nulla. Dire che l’anima umana, gli angeli, dio sono immateriali, 
significa dire che non sono nulla o che non ci sono nè dio nè angeli nè anima.» 
Thomas Jefferson, presidente USA

«Il cristianesimo è il sistema più perverso che abbia mai illuminato l’uomo.» 
Thomas Jefferson, presidente USA

«Per quasi quindici secoli il sistema legale della cristianità è stato messo alla prova. Che frutti ha dato? 
Quasi ovunque orgoglio e indolenza del clero, ignoranza e servilismo dei laici, nonchè superstizione, fanatismo e persecuzione nell’uno e negli altri.» 
James Madison, presidente USA

«I fari sono più utili delle chiese.» 
Benjamin Franklin, presidente USA

«A quanto mi pare di capire, la religione cristiana è stata ed è una rivelazione. 
Ma com’è potuto accadere che milioni di favole, storielle, leggende si siano mescolate con le rivelazioni ebraica e cristiana, 
trasformandosi nella più sanguinaria religione mai esistita?» 
John Adams, presidente USA

«Quasi rabbrividisco al pensiero di dover alludere all’esempio più fatale di abuso del dolore che la storia dell’umanità abbia conosciuto: la croce. 
Pensa a quali calamità quella generatrice di dolore ha prodotto!» 
John Adams, Lettera a Thomas Jefferson

«Abbiamo vari termini per descrivere coloro che abbracciano molte credenze per le quali non esiste una giustificazione razionale. Se le loro credenze sono estremamente comuni, li chiamiamo “religiosi”; altrimenti, è probabile che li chiamiamo “matti”, “psicotici” o “illusi”. … È evidente che il numero fa la sanità mentale. Eppure, è per puro accidente della storia che nella nostra società sia considerato normale credere che il creatore dell’universo ascolti i nostri pensieri e sia invece sintomo di malattia mentale credere che stia comunicando con noi in codice Morse attraverso la pioggia che batte sui vetri della camera da letto. Così, anche se in genere le persone religiose non sono folli, le loro credenze lo sono eccome.» 
Sam Harris, La fine della fede 

«La ragione è la più grande nemica della fede; non aiuta mai la spiritualità, ma spesso e volentieri combatte contro il Verbo Divino, trattando con disprezzo tutto quanto emana da Dio. Chiunque voglia essere cristiano strappi gli occhi alla ragione. La ragione andrebbe eliminata in tutti i cristiani.» 
Martin Lutero

«La religione rappresenta un insulto alla dignità umana. Con o senza di essa, ci sarebbero sempre buoni che farebbero il bene e cattivi che farebbero il male. 
Ma perchè i buoni facciano del male, occorre la religione.» 
Steven Weinberg, Premio Nobel per la fisica

«Conosco Herr Hitler molto bene, di persona, e siamo in grande intimità. È uomo di rara rettitudine e profonda bontà, religioso, un buon cattolico.» 
Rudolf Hess

«Solo un cattolico poteva unire la Germania.» 
Hermann Göring

«I miei sentimenti di cristiano mi orientano verso il mio Signore e Salvatore come un combattente. Mi orientano verso l’uomo che un tempo, in solitudine, circondato da pochi seguaci, riconobbe gli ebrei per quello che erano ed esortò a combatterli; l’uomo che, verità sacrosanta, fu grandissimo non come sofferente, ma come combattente. Con sconfinato amore di cristiano e di uomo leggo il passo in cui si racconta come il Signore alla fine si levò in tutta la Sua potenza e, afferrata la frusta, scacciò dal tempio la razza di vipere e serpenti. Che formidabile battaglia per il bene del mondo e contro il veleno ebraico! Oggi, a duemila anni di distanza, con profondissima emozione comprendo, più chiaramente di quanto non abbia mai fatto prima, che proprio per questo Egli versò il Suo sangue sulla croce. Come cristiano, non ho il dovere di lasciarmi ingannare, ma ho il dovere di combattere per la verità e la giustizia. Perchè, come cristiano, ho un dovere anche verso il mio popolo.» 
Adolf Hitler, discorso del 12 aprile 1922

«La prima cosa da fare è salvare il nostro paese dagli ebrei, che lo stanno portando alla rovina … 
Vogliamo impedire alla nostra Germania di patire, come un Altro ebbe a patire, la morte in croce.» 
Adolf Hitler, discorso del 1923 a Monaco

«Oggi quindi credo di stare agendo conformemente alla volontà di Dio Onnipotente: difendendo me stesso dall’ebreo, combatto per l’opera del Signore.»
Adolf Hitler, Mein Kampf, 1925

«Siamo convinti che il popolo abbia necessità ed esigenza di questa fede. 
Abbiamo quindi mosso guerra al movimento ateo, e non soltanto con qualche dichiarazione teorica: lo abbiamo soppresso!» 
Adolf Hitler, discorso del 1933 a Berlino dopo aver stipulato il concordato tra Germania nazista e Vaticano
sulla falsariga dei Patti Lateranensi tra l’Italia fascista e il Vaticano.

«Rimarrò sempre cattolico.» 
Adolf Hitler al generale Gerhard Engel, 1941

«Quando la maggioranza cristiana assumerà il comando in questo paese, non ci saranno più chiese sataniche, 
libera distribuzione di pornografia, chiacchiere sui diritti degli omosessuali. 
Quando la maggioranza cristiana assumerà il controllo, il pluralismo sarà considerato immorale e malvagio 
e lo Stato non concederà a nessuno il diritto di commettere il male.» 
Gart Potter, presidente dei “Cattolici per l’Azione Politica Cristiana”

«Voglio che vi lasciate sommergere da un’ondata di intolleranza. Voglio che vi lasciate sommergere da un’ondata di odio. Sì, l’odio giova … 
Il nostro obiettivo è una nazione cristiana. Abbiamo un dovere biblico: siamo chiamati da Dio a conquistare questo paese. 
Non vogliamo la par condicio. Non vogliamo il pluralismo. 
Il nostro obiettivo deve essere semplice. Dobbiamo essere una nazione cristiana edificata sulla legge di Dio, sui Dieci Comandamenti. Non ci sono scuse.» 
Randall Terry, fondatore di “Operation Rescue”, un’organizzazione impegnata a intimidire i medici che praticano l’aborto

«Il potere dello spirito eleva, mentre il potere delle cose materiali degrada. Una persona votata al martirio diventa immune dalla brama materiale. L’ideatore del piano ci ha detto: “E se l’operazione fallisse?” Noi abbiamo risposto: “In ogni caso, incontreremo il Profeta e i suoi compagni, Inshallàh”. Ci sembrava di nuotare, di fluttuare nella sensazione di stare per entrare nell’eternità. Non avevamo dubbi. Giurammo sul Corano, alla presenza di Allàh, un impegno che non ammette deroghe. L’impegno alla jihad è chiamato bayt al-ridwan, nome che deriva dal giardino del paradiso riservato ai profeti e ai martiri. So che esistono altri modi di fare la jihad, ma questo è dolce, il più dolce. Tutte le missioni di martirio, se fatte per amore di Allàh, dolgono meno di una puntura di zanzara.»
Intervista a “S”, ventisettenne palestinese, kamikaze mancato pubblicata sul “New Yorker” il 19 novembre 2001

«La cosiddetta religione, o in ogni caso la religione organizzata, in India come altrove, 
è uno spettacolo che mi riempie di orrore e che spesso ho condannato e mi sono augurato di poter eliminare. 
Significa quasi sempre credenza e reazione cieca, dogma e bigotteria, superstizione, sfruttamento e difesa di interessi privati.» 
Shri Jawaharlal Nehru