Citazioni ateo-scettiche

  • Età antica (fino al ’400)
  • Età moderna (dal ’500 all’800)
  • Età contemporanea (dal ’900 a oggi)

Età antica (fino al ’400)

  • I mortali si immaginano che gli dei sian nati e che abbian vesti, voce e figura come loro; ma se i buoi e i cavalli e i leoni avessero le mani, o potessero disegnare con le mani, e far opere come quelle degli uomini, simili ai cavalli il cavallo raffigurerebbe gli dei, e simili ai buoii il bove, e farebbero loro dei corpi come quelli che ha ciascuno di loro. Gli Etiopi fanno i loro dèi camusi e neri, i Traci dicono che hanno occhi azzurri e capelli rossi.
    Senofane di Colofone (ca. 570-475 a.e.c.), Frammenti
  • Tutto ha una spiegazione naturale. La Luna non è una dea, bensì un grande globo roccioso, e il Sole non è un dio, ma un immenso mondo infuocato.
    Anassagora di Clazomene (ca. 499-428 a.e.c.), Sulla natura
  • Riguardo agli dei, non ho la possibilità di accertare né che sono, né che non sono, opponendosi a ciò molte cose: l’oscurità dell’argomento e la limitatezza della vita umana.
    Protagora (ca. 491-410 a.e.c.), Antilogie
  • E’ da sciocco chiedere agli dèi quello che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
    Epicuro (341-270 a.e.c.), Sentenze e frammenti
  • La divinità o vuol togliere i mali e non può, oppure può e non vuole o anche non vuole né può o infine vuole e può. Se vuole e non può, è impotente; se può e non vuole, è invidiosa; se non vuole e non può, è invidiosa e impotente; se vuole e può, donde viene l’esistenza dei mali e perché non li toglie?
    Epicuro (341-270 a.e.c.), Frammenti
  • A tali misfatti poté indurre la religione. (Tantum religio potuit suadere malorum).
    Lucrezio (ca. 98-54 a.e.c.), De rerum natura
  • Uno spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: “A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?”. “A Dio”, rispose il prete. “Allora, ritirati, uomo”.
    Plutarco (ca. 46-125), Detti dei Lacedèmoni
  • Fu la paura la prima a creare nel mondo gli dèi.
    Petronio (20-66), Frammenti


Età moderna (dal ’500 all’800)

  • Non combattere mai con la religione, né con le cose che pare dependino da Dio; perché questo obietto ha troppa forza nella mente degli sciocchi.
    Francesco Guicciardini, Ricordi, 1530
  • Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte, ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna: uno vivere di republica bene ordinata nella città nostra, Italia liberata da tutti e’ barbari e liberato el mondo dalla tirannide di questi scelerati preti .
    Ibidem
  • Per i cristiani trovarsi di fronte a una cosa incredibile è una bella occasione per credere.
    Michel de Montaigne, Saggi, 1588
  • Dopotutto significa dare un bel peso alle proprie opinioni se per esse si fa cuocere vivo un uomo.
    Ibidem
  • L’uomo è davvero insensato: non saprebbe fare un pidocchio e fabbrica dèi a dozzine.
    Ibidem
  • Considero la religione come un giocattolo per bambini, e ritengo che il solo peccato sia l’ignoranza.
    Christopher Marlowe, L’ebreo di Malta, 1589
  • Il papato non è altro che lo spettro del defunto impero romano assiso sulla sua tomba con la corona in capo.
    Thomas Hobbes, Leviatano, 1651
  • Un bigotto è quello che sotto un re ateo sarebbe ateo.
    Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688
  • È la profonda ignoranza a suggerire il tono dogmatico.
    Ibidem
  • È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di Chiesa si siano originate dai principî di povertà.
    Charles de Montesquieu, I miei pensieri, 1716-55  (postumo 1899-1901)
  • Il papa è il capo dei cristiani […] Egli si dice successore di uno dei primi cristiani, chiamato san Pietro, e la sua è certo una ricca successione, perché ha immensi tesori e un vasto territorio sotto il suo dominio.
    Charles de Montesquieu, Lettere persiane, 1721
  • È stato detto molto bene che se i triangoli facessero un Dio, gli darebbero tre lati.
    Ibidem
  • Moltissime persone non parlerebbero di Dio, e neppure lo bestemmierebbero, se tanta gente non facesse di tutto per dargliene uno.
    Jean Meslier, Il testamento, 1729
  • Nonostante tutti i tentativi e i sofismi di sant’Agostino, la responsabilità del mondo e di tutte le sue sventure ricade comunque su Dio, il quale ha creato tutto, assolutamente tutto, e sapeva come sarebbero andate le cose.
    Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione  1819
  • Le religioni sono necessarie al popolo, e sono per esso un inestimabile beneficio. Quando però esse vogliono opporsi ai progressi dell’umanità nella conoscenza della verità, allora debbono essere messe da parte con la massima deferenza possibile. E pretendere che anche uno spirito grande – uno Shakespeare, un Goethe – faccia entrare nella propria convinzione, implicite, bona fide et sensu proprio, i dogmi di una qualche religione, è come pretendere che un gigante calzi la scarpa di un nano.
    Arthur Schopenhauer, Supplementi al mondo come volontà e rappresentazione, 1844
  • Le religioni sono come le lucciole: per brillare hanno bisogno del buio.
    Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851
  • L’assurdo fa molto facilmente fortuna nel mondo.
    Ibidem
  • I misteri non sono ancora miracoli.
    Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1823
  • Dio non è che una parola inventata per spiegare il mondo.
    Alphonse de Lamartine, Armonie Poetiche e Religiose, 1830
  • Non è egli un paradosso che la Religione Cristiana in gran parte sia stata la fonte dell’ateismo, o, generalmente parlando, dell’incredulità religiosa? Eppure io così la penso.
    Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri, 1817/32 (postumo 1898/1900).
  • La credulità fu sempre una qualità inseparabile dal volgo.
    Ibidem
  • Due verità che gli uomini generalmente non crederanno mai: l’una di non saper nulla, l’altra di non esser nulla. Aggiungi la terza, che ha molta dipendenza dalla seconda: di non aver nulla a sperare dopo la morte.
    Ibidem
  • La scienza non ha fatto progressi che dopo aver eliminato Dio.
    Pierre Joseph Proudhon, Studio di filologia sacra, 1838
  • Dio è il male.
    Pierre Joseph Proudhon, Sistema delle contraddizioni economiche, 1846
  • Dio è l’ombra della coscienza proiettata sul campo dell’immaginazione.
    Pierre Joseph Proudhon, Della giustizia nella Rivoluzione e nella Chiesa, 1858
  • Il deista è un ateo col beneficio d’inventario.
    Honoré de Balzac, Orsola Mouret, 1841
  • La fede nella provvidenza è la fede dell’uomo in sé stesso. Dio si prende cura di me; egli si propone la mia felicità, la mia salvezza; vuole che io sia beato; ma anche io voglio la stessa cosa; il mio proprio interesse è dunque l’interesse di Dio, la mia propria volontà la volontà di Dio, il mio proprio fine ultimo il fine di Dio – l’amore di Dio per me non è che il mio amore di me stesso divinizzato.
    Ludwig Feuerbach, L’essenza del Cristianesimo, 1843
  • La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l’oppio dei popoli.
    Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici, 1844
  • L’abolizione della religione come felicità illusoria del popolo è necessaria per la sua felicità reale.
    Karl Marx, Introduzione alla critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico, 1844
  • Quante più cose l’uomo trasferisce in Dio, tante di meno ne ritiene in se stesso.
    Karl Marx, Il Capitale, 1867
  • Io non so se Roma pagana gettò più uomini alle belve che Roma cristiana al rogo.
    Luigi Settembrini, Lezioni di letteratura italiana,  1862-67
  • La credulità è un segno d’estrazione: essa è plebea per essenza. Lo scetticismo, lo spirito critico è l’aristocrazia dell’intelligenza.
    Edmond e Jules de Goncourt, Diario, 1851-96 (postumo, 1956)
  • Se c’è un Dio, l’ateismo deve sembrargli una minore ingiuria che la religione.
    Edmond e Jules de Goncourt, Diario, 1851-96 (postumo, 1956)
  • Dio è l’unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere.
    Charles Baudelaire, Razzi, 1855-62 (postumo 1887-1908)
  • Della religione credo inutile parlare, cercarne i resti, dal momento che darsi ancora la pena di negare Dio è il solo scandalo in questa materia.
    Ibidem
  • Dio è uno scandalo – uno scandalo che rende bene.
    Ibidem
  • I fanatici sulla terra sono troppo spesso dei santi in cielo.
    Elisabeth Barrett Browing, Aurora Leigh, 1857
  • Non so concepire maggiore sventura per un popolo colto che vedere riunito in una sola mano, in mano de’ suoi governanti, il potere civile e il potere religioso.
    Camillo Benso, conte di Cavour, Discorsi parlamentari, 27 marzo 1861
  • Noi siamo pronti a proclamare nell’Italia questo gran principio: libera Chiesa in libero Stato.
    Ibidem
  • Gli uomini hanno fatto Dio a similitudine di loro, e lo hanno conciato pel dì delle feste.
    Francesco Domenico Guerrazzi, Il buco nel muro, 1862
  • La religione è superstizione.
    Multatuli, Pensieri, 1862-77
  • La religione è il carcere volontario dell’intelligenza.
    Ibidem
  • Se fossi Dio, non potrei soffrire le persone pie, e non darei mai la beatitudine a chi vi aspira con un briciolo di virtù e tanta insistenza.
    Ibidem
  • Credi e piegati; o altrimenti ripudia e sta a testa alta.
    Ibidem
  • Gesù è stato crocifisso tre volte. Una volta dai giudei, più tardi dai suoi biografi, infine dai cristiani stessi. Non ha mai avuto nemici più malvagi di questi ultimi.
    Ibidem
  • Il prete è l’assassino dell’anima poiché in tutti i tempi egli ha fomentato l’ignoranza, e perseguito la scienza.
    Giuseppe Garibaldi, da un proclama agli elettori del 1867
  • Preti alla vanga!
    Slogan coniato da Giuseppe Garibaldi
  • Non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato di un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare.
    Giuseppe Garibaldi, in articulo mortis, 1882
  • Se Dio esistesse bisognerebbe fucilarlo.
    Epigramma dei comunardi parigini, parodia della frase di Voltaire: “Se Dio non esistesse bisognerebbe inventarlo”, 1870
  • Dio è il dolore che nasce dalla paura della morte.
    Fëdor Dostoevskij, I demoni, 1871
  • La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà.
    Khristo Botev, La bandiera, 1875
  • La credenza religiosa di frequente non scaturisce dalla semplicità del cuore, bensì dalla semplicità della testa.
    Paul Rée, Osservazioni psicologiche, 1875
  • La paura è la madre della fede e l’abitudine la sua balia.
    Ibidem
  • Dai preti si esige che debbano avere un determinato sentimento, in un determinato momento e in un determinato luogo: essi debbono simulare.
    Ibidem
  • Per secoli i leader cristiani hanno considerato le donne come un male necessario, e i più grandi santi della Chiesa furono quelli che disprezzarono le donne più degli altri.
    Annie Besant, The Freethinkers’ Textbook, 1876
  • Che grande parte di vanità deve spronare la religiosità dei missionari. C’è qualcosa di melodrammatico nello sbarcare su qualche isola delle Figi, nel battezzare, pervertire e infine assassinare il fiducioso selvaggio, per prendergli la terra in nome dell’Altissimo.
    Richard Birnie, Essays: Social, Moral And Political, 1879
  • Nel mondo non c’è religione abbastanza, neanche solo per abbattere le religioni.
    Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano I, 1878
  • Nel mondo non c’è abbastanza amore è bontà per poterne far dono anche a esseri immaginari.
    Ibidem
  • Quale luogo spaventevole ha saputo fare della terra il cristianesimo, già per il solo fatto di aver collocato ovunque il crocifisso, e per aver in tal modo designato la terra come il luogo in cui “il giusto viene martirizzato a morte”!
    Friedrich Nietzsche, Aurora, 1881
  • Oggi contro il cristianesimo decide il nostro gusto, non più le nostre ragioni.
    Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882
  • Come? L’uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell’uomo?
    Friedrich Nietzsche, Crepuscolo degli idoli, 1888
  • Quel che ci divide non sta nel fatto che non ritroviamo Dio nella storia, né nella natura e neppure dietro la natura – bensì nella circostanza che noi sentiamo quel che viene venerato come Dio, non come “divino”, ma come miserabile, assurdo, dannoso, non soltanto come errore, ma come delitto contro la vita… Noi neghiamo Dio in quanto Dio… Se questo Dio dei cristiani esistesse, sapremmo ancor meno credere in lui.
    Friedrich Nietzsche, L’Anticristo, 1888
  • La forte speranza è uno stimolante vitale molto più grande di qualsiasi particolare felicità che si stia davvero realizzando. Si deve sostenere i sofferenti con una speranza che non possa essere contraddetta da alcuna realtà – che non possa venire cancellata da un adempimento: una speranza ultraterrena.
    Ibidem
  • È falso sino all’assurdo vedere in una “fede”, per esempio nella fede della redenzione per mezzo di Cristo, il segno distintivo del cristiano: soltanto la pratica cristiana, una vita come la visse colui che morì sulla croce, soltanto questo è cristiano…
    Ibidem
  • Se si trasferisce il centro di gravità della vita non nella vita, ma nell’aldilà – nel nulla – si è tolto il centro di gravità alla vita in generale.
    Ibidem
  • L’uomo di fede, il “credente” di ogni specie, è necessariamente un uomo dipendente – un uomo che non può disporre se stesso come scopo, che non può in generale disporre scopi derivandoli da se stesso. Il “credente” non si appartiene, egli può essere soltanto un mezzo, egli deve essere usato, sente la necessità che qualcuno lo usi.
    Ibidem
  • “Fede” significa non voler sapere quel che è vero.
    Ibidem
  • Definisco il cristianesimo l’unica grande maledizione, l’unica grande e più intima depravazione, l’unico grande istinto della vendetta, per il quale nessun mezzo è abbastanza velenoso, furtivo, sotterraneo, meschino – lo definisco l’unica immortale macchia d’infamia dell’umanità.
    Ibidem
  • Quanta verità può sopportare, quanta verità può osare un uomo? Questa è diventata la mia vera unità di misura, sempre più. L’errore – la fede nellideale – non è cecità, lerrore è viltà… Ogni risultato, ogni passo avanti nella conoscenza è una conseguenza del coraggio, della durezza con sé stessi, della pulizia con sé stessi…
    Friedrich Nietzsche, Ecce Homo, 1888
  • Molte persone religiose sono sospettosissime. Sembra che – per motivi puramente religiosi, s’intende – sull’iniquità la sappiano molto più lunga dei reprobi.
    Rudyard Kipling, Racconti semplici dalle colline, 1888
  • Per religione, dunque, intendo una propiziazione o conciliazione delle forze superiori all’uomo che si crede dirigano e controllino il corso della natura e della vita umana.
    James George Frazer, Il ramo d’oro, 1890
  • La sola differenza tra un santo e un peccatore è che ogni santo ha un passato e ogni peccatore un futuro.
    Oscar Wilde, Una donna senza importanza, 1893
  • Facendone un peccato il Cristianesimo ha fatto molto per il sesso.
    Anatole France, Il giardino di Epicuro, 1894
  • L’India ha due milioni di dèi e li venera tutti. In fatto di religione, tutte le altre nazioni sono povere; l’India è l’unica milionaria.
    Mark Twain, Following the Equator, 1897
  • Tra credere e pensare di sapere vi è solo una breve distanza ed è rapidamente colmata.
    Mark Twain, 3000 Years among the Microbes, 1905
  • Se c’è qualcosa di più divertente della dottrina dell’Immacolata Concezione sono i bizzarri ragionamenti con cui esseri umani apparentemente intelligenti si convincono che questo fatto è impossibile è dimostrato.
    Mark Twain, Reflections on Religion, 1906
  • La prima cosa che un missionario insegna a un selvaggio è l’indecenza.
    Mark Twain, Mark Twain’s Notebook, 1935 (postumo)
  • Non c’è da dubitare del fatto che il paradiso offra soprattutto la compagnia di persone sgradite.
    Ibidem
  • Ciò che manca a Dio sono le convinzioni, la coerenza. Dovrebbe essere presbiteriano, cattolico o qualcos’altro, non cercare di essere tutto.
    Ibidem
  • Una delle prove dell’immortalità dell’anima è che tantissimi vi hanno creduto. Tantissimi hanno anche creduto che il mondo fosse piatto.
    Ibidem
  • Gesù morì per salvare gli uomini… cosa di poco conto per un immortale, e comunque non ne salvò molti.
    Ibidem
  • Se Cristo fosse qui, c’è una cosa che non vorrebbe mai essere: un cristiano.
    Ibidem
  • Gli dèi non offrono alcuna ricompensa per l’intelletto. Nessuno di loro ha mai dimostrato di esserne minimamente interessato.
    Ibidem
  • Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo.
    Ibidem

Età contemporanea (dal ’900 a oggi)

  • Dubitare di tutto o credere tutto sono due soluzioni egualmente comode che ci dispensano, l’una come l’altra, dal riflettere.
    Henri Poincaré, La scienza e l’ipotesi, 1902
  • La religione è una delle forme dell’oppressione spirituale.
    Nikolaj Lenin, Socialismo e religione, 1905
  • Una cosa mi ha sempre profondamente stupito: che i credenti di tutti i tempi abbiano cercato e fornito prove dell’esistenza di Dio. E, naturalmente, tutte queste prove sono irrefutabili per coloro che le utilizzano. Disgraziatamente sono tali soltanto per loro: provano che essi credono in Dio, e niente più.
    Félix Le Dantec, L’ateismo, 1907
  • Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
    Sigmund Freud, Azioni ossessive e pratiche religiose, 1907
  • La psicoanalisi ci ha insegnato a riconoscere l’interconnessione esistente tra complesso paterno e fede in Dio, ci ha indicato che il Dio personale non è altro, psicologicamente, che un padre innalzato, e ci pone ogni giorno sotto gli occhi i casi di giovani che perdono la fede religiosa appena vien meno in loro l’autorità paterna.
    Sigmund Freud, Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci, 1910
  • Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdità che le dottrine religiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezza intellettuale non deve stupirci oltremodo.
    Sigmund Freud, L’avvenire di un’illusione, 1927
  • La Bibbia è letteratura, non dogma.
    George Santayana, Introduzione all’Etica di Spinoza, 1910
  • Se una fabbrica paga le tasse e la chiesa no, vuol dire che un giorno la chiesa prenderà possesso della fabbrica.
    Lemuel K. Washburn, Is The Bible Worth Reading?, 1911
  • Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912-64).
  • Il Diavolo ha reso tali servigî alla Chiesa, che io mi meraviglio com’esso non sia ancora stato canonizzato per santo.
    Ibidem
  • Disraeli dice che i Romani bruciavano i libri Giudei, dei Cristiani e dei filosofi – i Giudei quelli dei Cristiani e dei Pagani – i Cristiani quelli dei Pagani e dei Giudei.
    Ibidem
  • La ragione del consenso universale è stolidissima. Le più alte assurdità furono da tutti credute, per es. l’immortalità dell’anima.
    Ibidem
  • L’Apocalisse è la più alta ciarlatanata fatta per imbrogliare la gente minchiona. È l’impotenza che assume il far misterioso per farsi creder potenza.
    Ibidem
  • L’irreligiosità moderna è una nuova freschezza di spirito, un atto morale, una liberazione. L’irreligiosità è una difficoltà, un carico, un obbligo, un dovere maggiore. In questo senso ci rende nobili. È l’emulazione con la virtù passata. Noi, irreligiosi, possiamo e dobbiamo essere da tanto quanto gli uomini passati, religiosi. Anzi di più; o meglio: altrimenti.
    Giuseppe Prezzolini, Punti, spunti, appunti per le “Parole di un uomo moderno”, 1915
  • Dio è il nome che dall’inizio dei tempi fino ai giorni nostri gli uomini hanno dato alla loro ignoranza.
    Max Nordau, Biologia dell’etica, 1916
  • L’uomo non può vivere senza una perenne fiducia in qualcosa d’indistruttibile in sé, la qual cosa non esclude che, sia tale fiducia, sia quell’elemento indistruttibile, gli possano restare perennemente nascosti. Uno dei modi coi quali può esprimersi questo nascondimento è la fede in un Dio personale.
    Franz Kafka, Quaderni in ottavo, 1917
  • Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell’oceano, hanno altre credenze che non più di questa si accostano alla realtà.
    Vilfredo Pareto, Trasformazioni della democrazia, 1921
  • La fede è un crampo, una paralisi, un’atrofia della mente in certe posizioni.
    Ezra Pound, Selected Prose, 1921
  • La crudeltà è il principale attributo di Dio.
    André Gide, I falsari, 1925
  • La fede solleva delle montagne; sì: delle montagne d’assurdità.
    André Gide, Diario, 1947
  • La nostra concezione di Dio deriva dall’antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi. Non ha rispetto di sé stesso chi si disprezza e si definisce miserabile peccatore.
    Bertrand Russell, Perché non sono cristiano, 1927
  • Credo che quando morirò il mio corpo si decomporrà, e nulla del mio io sopravviverà. Non sono giovane, e amo la vita, ma disprezzo il terrore dell’annichilimento. La felicità non è meno vera solo perché finisce, e nemmeno il pensiero e l’amore perdono valore perché non sono eterni.
    Ibidem
  • È divertente udire il cristiano odierno esaltare la dolcezza e la ragionevolezza della sua religione, ignorando che questa dolcezza e questa ragionevolezza sono dovute all’insegnamento di uomini, un tempo perseguitati dai cristiani.
    Ibidem
  • Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c’è, un teologo è l’uomo che riesce a trovare quel gatto.
    Ibidem
  • Per un fanciullo la religione significa semplicemente paura. Dio è un uomo potente che vede tutto; Egli può vederti dovunque tu sia. Per un fanciullo spesso ciò significa che Dio può persino vedere quello che avviene sotto le coperte. E introdurre la paura nella vita di un fanciullo è il peggiore di tutti i delitti.
    Alexander S. Neill, Il fanciullo difficile, 1927
  • Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità.
    Alexander S. Neill, Summerhill, 1960
  • Chiedo ai genitori di far nascere una civiltà su cui non pesi il peccato originale. Chiedo ai genitori di eliminare ogni necessità di redenzione semplicemente dicendo ai figli che essi sono nati buoni, non cattivi. Chiedo ai genitori di dire ai bambini che è questo mondo che può essere e deve essere reso migliore, di impiegare qui e ora le loro energie e non in una mitica vita eterna di là da venire.
    Ibidem
  • Se vogliamo che i nostri figli mantengano uno spirito sano, dobbiamo guardarci dall’insegnare loro dei falsi valori. Molte persone che hanno dei dubbi sulla religione cristiana non esitano a insegnare ai loro figli ciò di cui loro stessi non sono convinti. Quante madri credono realmente in un inferno che brucia e in un dorato paradiso pieno di arpe? Nonostante ciò migliaia di madri incredule sviano l’anima dei loro figli tenendo in piedi queste storie ridicole e antiquate.
    Ibidem
  • Fondamentalmente la religione ha paura della vita. È un modo di fuggire dalla vita. Scredita la vita qui e ora, perché è un semplice preliminare a una vita più piena, ancora da venire.
    Ibidem
  • Quando si è vinti si diventa cristiani.
    Ernest Hemingway, Addio alle armi, 1929
  • Ci vuol tempo per strappare alla fede e per educare allo scetticismo; tempo, e non poco sforzo e dolore. Soltanto lo scettico della terza generazione è veramente sicuro: suo nonno deve aver accettato il denaro del Diavolo quando era ancora celibe.
    Henry Louis Mencken, Trattato sugli Dei, 1930
  • La fede: una credenza assurda nell’eventualità dell’improbabile.
    Ibidem
  • L’unico vero modo per conciliare scienza e religione è di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione.
    Ibidem
  • Il fatto che le minacce dell’inferno abbiano una loro utilità sociale non è un argomento a sostegno della verità della religione: è semplicemente un argomento a sfavore della specie umana.
    Ibidem
  • La teologia è il tentativo di spiegare l’inconoscibile nei termini di ciò che non vale la pena conoscere.
    Ibidem
  • Crassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza?
    Ugo Ojetti, Sessanta, 1937
  • Quand’anche potessi credere, sarei ancora ben lungi dal poter pregare. Il pregare continuerebbe a sembrarmi il modo più sfacciato di seccare Dio, il peccato più nauseante di tutti, e dovrei intercalare ogni preghiera con lunghi periodi di espiazione.
    Elias Canetti, La provincia dell’uomo, 1942
  • Dio è il più grande atto di superbia dell’uomo; e quando egli l’avrà espiato non ne troverà mai uno più grande.
    Ibidem
  • Già solo per questo non ci può essere un creatore, perché la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile.Ibidem
  • Se volete combattere i dittatori, cominciate col primo: Dio!
    Alberto Savinio, Ascolto il tuo cuore, città, 1944
  • L’occultismo è la metafisica degli stupidi.
    Theodor W. Adorno, Minima moralia, 1947
  • La religione è la più gigantesca utopia, cioè la più gigantesca “metafisica” apparsa nella storia.
    Antonio Gramsci, Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, 1948
  • È religione anche non credere in niente.
    Cesare Pavese, La casa in collina, 1949
  • Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male (cfr. lo stato dei beati liberi e certi di non peccare), ne viene che il male l’ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
    Cesare Pavese, II mestiere di vivere, 1952 (postumo)
  • La massima sventura è la solitudine; tant’è vero che il supremo conforto – la religione – consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
    Ibidem
  • L’avvenire è l’unica trascendenza degli uomini senza Dio.
    Albert Camus, L’uomo in rivolta, 1951
  • Dio è il Silenzio, Dio è l’Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini.
    Jean Paul Sartre, Il diavolo e il buon Dio, 1951
  • La società rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare.
    Jean Paul Sartre, Le parole, 1963
  • Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.
    Ibidem
  • Dio è ateo.
    Giovanni Papini, Il Diavolo, 1953
  • L’esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale.
    Armand Salacrou, Certezze e incertezze, 1943
  • Mi è stato più facile pensare un mondo senza creatore, che un creatore pieno di tutte le contraddizioni del mondo.
    Simone de Beauvoir, Memorie di una ragazza perbene, 1958
  • Anche la santità è una tentazione.
    Jean Anouilh, Becket e il suo re, 1959
  • Tutto è peccato, ammesso che esso esista. E’ peccato soprattutto la teologia, perché usa il nome di Dio invano.
    Joan Fuster, Giudizi finali, 1960-68
  • Dio: una spiegazione che risparmia una spiegazione.
    Leonard L. Levinson, Dizionario della mano sinistra, 1963
  • Non occorre provare la non esistenza di Dio; basta ricordare che ci sono due cose che, ad ogni modo, contano più di lui, e a cui la fede in lui deve subordinarsi: la verità e la libertà.
    Guido Morselli, Diario, 1963
  • Sì, Gesù Cristo sulla croce. Ma a somiglianza di tutto il resto dell’umanità.
    Ibidem
  • Dagli dèi, dobbiamo imparare perlomeno una virtù: la discrezione. Essi si comportano in ogni caso come se non esistessero.
    Ibidem
  • Talvolta sono tentato dal Diavolo di credere in Dio.
    Stanislaw Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964
  • C’è gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello. Fede per censo, ereditaria.
    Ennio Flaiano, Don’t Forget (postumo 1967-72).
  • Noi viviamo – grazie a Dio – in un’epoca senza fede.
    Ennio Flaiano, Diario degli errori (postumo 1976)
  • “Cristo, sei la vera droga!”. Così lo invocano i drogati della Jesus Revolution (movimento californiano); non immaginano quanto sia vero e confermato da duemila anni di storia umana.
    Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979
  • Si deve credere nei segni, per rischioso che sia, e se non vediamo segni nella nostra vita allora vuol dire che per noi Dio non c’è.
    Sergio Quinzio, Dalla gola del leone, 1980
  • Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.
    Gesualdo Bufalino, Diceria dell’untore, 1981
  • Pregare, altro vizio solitario.
    Ibidem
  • Dio, gigantesco eufemismo.
    Ibidem
  • Solo negli empî sopravvive oggigiorno la passione per il divino. Nessun altro si salverà.
    Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987
  • Cerco Dio come un usciere va a caccia di un insolvente.
    Ibidem
  • Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?
    Ibidem
  • L’impazienza di Dio nel pubblicare il mondo non finisce di sbalordirmi. Cose così si tengono nel cassetto per sempre.
    Ibidem
  • Meno credo in Dio più ne parlo.
    Ibidem
  • Bestemmiato a lungo stanotte, con le mani giunte, nel buio.
    Ibidem
  • Sarebbe stato più gentile, da parte sua, esistere.
    Ibidem
  • Vivere in incognito, come Dio
    Gesualdo Bufalino, Calende greche, 1992
  • La merda è un problema teologico più arduo del problema del male. Dio ha dato all’uomo la libertà e quindi, in fin dei conti, possiamo ammettere che egli non sia responsabile dei crimini perpetrati dall’umanità. Ma la responsabilità della merda pesa interamente su colui che ha creato l’uomo.
    Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, 1984
  • Anche il miracolo ha i suoi limiti.
    Cesare Viviani, Pensieri per una poetica della veste, 1988
  • Il più grande sforzo della teologia è stato sempre quello di scagionare Dio.Carlo Gragnani, A conti (quasi) fatti, 1989
  • Nessun vero tiranno conosciuto della storia è mai stato responsabile di un solo centesimo dei delitti, dei massacri, e di tante atrocità attribuite al Dio della Bibbia.
    Steve Allen, Sulla religione della Bibbia e sulla moralità, 1990
  • Se noi assumiamo che non esista nessun Dio, ne segue che la moralità è ancora più importante che se esistesse una qualche divinità. Se Dio esiste, la sua illimitata potenza dovrebbe rimediare – in teoria – agli squilibri nella scala della giustizia umana. Ma se non c’è nessun Dio, allora dipenderà dall’uomo, e da lui soltanto, essere morale per quanto gli è possibile.
    Ibidem
  • Non è tanto l’asprezza del cuore, non sono le malvagie intenzioni a guidare all’ateismo gli uomini pensanti, quanto piuttosto una scrupolosa onestà e rigore intellettuale.
    Ibidem
  • Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore.
    Stefano Benni, Baol, 1990
  • Huss, Savonarola, Bruno, per citare solo gli arsi vivi più rinomati. Roghi motivati con l’esigenza di salvaguardare l’integrità di un principio. A distanza di qualche secolo sei milioni di inceneriti per un non dissimile motivo. Il fuoco elemento privilegiato nella tutela delle idee.
    Francesco Burdin, Frammenti di un mondo in bilico, 1991
  • Se rubi ti arrestano; se affermi che esiste Dio è solo un’opinione. Ciò mi ha sempre meravigliato.
    Manlio Sgalambro, Del pensare breve, 1991
  • Il solo immaginare che il sovrano dell’universo correrà ad assistermi rivoltando le leggi della natura, per me è il massimo dell’arroganza.
    Dan Barker, Perdendo fede nella fede: da predicatore ad ateo, 1992
  • Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
    Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull’impossibile, 1993
  • Se Dio esiste, non c’è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l’evidenza del suo esistere è morta.
    Jean Baudrillard, Il delitto perfetto, 1995
  • Dio è stato complice di Hitler, e il Papa gli teneva il sacco.
    Luigi Meneghello, Le carte, 1999
  • Non c’è in fondo che una definizione valida: l’ateo è un credente divenuto adulto.
    Thomas Cleaners jr., Dio, l’oroscopo e altri veleni, 2000
  • Dappertutto ho constatato quanto gli uomini favoleggiano per evitare di guardare in faccia la realtà. La creazione di oltremondi non sarebbe molto grave se non venisse pagata a caro prezzo: l’oblio della realtà, e dunque la colpevole negligenza del solo mondo esistente.
    Michel Onfray, Trattato di Ateologia, 2005
  • L’ateismo non è una terapia, ma una salute mentale recuperata.
    Ibidem
  • Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell’epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque a loro, diventa immediatamente un ateo.
    Ibidem
  • Non possiamo essere Cristiani, e meno che mai Cattolici, se vogliamo allo stesso tempo essere razionali ed onesti.
    Piergiorgio Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani, 2007
  • In fondo, la critica al Cristianesimo potrebbe dunque ridursi a questo: che essendo una religione per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo.
    Ibidem
  • Finché ci saranno religioni ci saranno guerre di religione, come ci sono sempre state e ci sono. Mentre invece non ci sono guerre di scienza, né ci sono mai state, perché la scienza è una sola: magari non santa, ma certo katholika, nel senso letterale di “universale.”
    Ibidem
  • Per dio è stato fatale il fatto che agli umani non sia riuscito di crearlo perfetto
    Giovanni Soriano, Maldetti, 2007

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